Infermieri

Aggressioni al personale sanitario, ministro Schillaci dice sì all’arresto in flagranza differito. Le reazioni di Fnopi e Nursing Up

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha incontrato oggi i rappresentanti di diversi ordini professionali in ambito sanitario (medici, infermieri, ostetrici, veterinari, tecnici) per discutere di come rafforzare le misure volte a contrastare l’escalation di violenze contro gli operatori. Nei prossimi gironi ci sarà anche un vertice con i sindacati di categoria.

“Abbiamo partecipato oggi a un’importante riunione con il sottosegretario Gemmato e con tutti gli ordini professionali sanitari – ha riferito Schillaci al termine dell’incontro -. Noi siamo interventi subito sul tema delle aggressioni agli operatori, problema annoso della sanità italiana. Lo scorso anno, col Decreto Bollette, abbiamo aumentato le pene per chi commette violenze e abbiamo anche istituito la procedibilità d’ufficio, ma questo non è più sufficiente. Ieri ci siamo confrontati con il ministro Nordio e in questo momento riteniamo che lo strumento più utile per cercare di combattere questo fenomeno inaccettabile è di introdurre sempre l’arresto in flagranza di reato, anche differito“.

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Sempre Schillaci: “Ho incontrato anche il ministro dell’Interno, Piantedosi. I posti di polizia negli ospedali sono aumentati in modo significativo, e quindi il Governo è sul pezzo. Si devono trovare rapidamente strumenti per contrastare questo fenomeno inaccettabile. E poi ci vuole un cambio di marcia culturale”.

Schillaci ha dunque accolto il suggerimento arrivato nei giorni scorsi da Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), che oggi ha partecipato in collegamento all’incontro. “Bene il ministro Schillaci sull’uso della flagranza di reato, anche differito, entro 48 ore contro chi commette violenze ai danni degli operatori sanitari – ha detto Anelli all’Adnkronos -. Ora bisogna dotare tutti gli ospedali di videosorveglianza e impedire a chiunque di entrare”.

Ancora il presidente Fnomceo: “L’episodio gravissimo di Foggia dimostra che chiunque può entrare in un ospedale e arrivare alla sala chirurgica. Questo va impedito. Abbiamo chiesto anche al Governo di difendere i medici perché noi siamo il baluardo della scienza, quindi non possono prevalere sui media le fake news sulla medicina e la scienza, che alimentano un clima di diffidenza nei confronti della categoria”.


La reazione della FNOPI

SANITA’, MANGIACAVALLI (FNOPI): CONDIVISIBILE PROPOSTA SCHILLACI CONTRO VIOLENZE “RAFFORZARE ANCHE LA PROCEDIBILITA’ D’UFFICIO, OGGI POCO UTILIZZATA”

“È condivisibile la proposta formulata oggi dal ministro Schillaci, sull’arresto in flagranza di reato anche differito entro 48 ore contro chi commette violenze ai danni degli operatori. È un elemento importante per alleggerire la tensione di questi giorni e costruire un percorso culturale di sensibilizzazione dei cittadini rispetto all’utilizzo delle strutture del Servizio sanitario nazionale”. 

Lo dichiara, in una nota, Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche(FNOPI), che questa mattina ha partecipato all’incontro del ministro della Salute, Orazio Schillaci, con gli Ordini delle professioni sanitarie.

“La Federazione è da sempre collaborativa sul tema delle aggressioni agli operatori sanitari e ritiene necessario rafforzare le indicazioni per la procedibilità d’ufficio già prevista dal governo nel decreto bollette. Si tratta di un percorso oggi poco utilizzato all’interno delle aziende e per questo abbiamo chiesto al ministro di rafforzare la sensibilizzazione in questo senso”, ha concluso Mangiacavalli.


Salute, Nursing Up De Palma: «Escalation di aggressioni contro i professionisti sanitari: flagranza di reato è passo in avanti, ma non previene . Occorre arginare alla radice i drammatici fenomeni. Servono agenti di polizia 24 ore su 24»

«8 aggressioni nelle ultime 72 ore: l’emergenza violenza contro i nostri professionisti sanitari non aveva mai raggiunto, negli ultimi 10 anni, livelli di tale gravità, sia nei numeri, sia nella brutalità degli episodi.

Apprendiamo in queste ore della sinergia Ministero della Salute-Viminale, con Schillaci che si è fatto promotore, presso il Ministro Piantedosi, di attivare la flagranza di reato.

L’arresto immediato dell’aggressore, che può avvenire anche grazie all’uso di telecamere, rappresenta certamente un passo più che giusto, ma non risolve affatto il problema alla radice.

Occorre arginare drasticamente i fenomeni criminali prima che avvengano. 

E’ necessario che l’aggressore si accorga della presenza dell’agente di polizia e che quest’ultimo intervenga al primo segnale di rabbia e di aggressività.

Solo così raggiungeremo l’obiettivo sperato, il traguardo che tutti ci poniamo, ovvero diminuire drasticamente il numero delle violenze che è salito a livelli vertiginosi, mai registrati prima.

Ogni giorno, attraverso i nostri referenti regionali, abbiamo riscontro dello stato d’animo dei nostri professionisti sanitari e possiamo affermare con certezza che il clima di paura, angoscia e terrore è aumentato in modo esponenziale. 

Sono in tanti coloro che si chiedono se vale davvero la pena andare avanti. 

E’ necessario pertanto un piano risolutivo per difendere infermieri e medici: e la soluzione può essere solo una, come da noi indicato più volte. 

Presidi di agenti di polizia 24 ore su 24 in tutti quegli ospedali a rischio, in quelli con maggiore bacino di utenza e già tristemente noti per numero di aggressioni. E’ l’unica soluzione possibile per contrastare questa vera e propria emergenza sociale».

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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