Infermieri

Assistente infermiere, Cnai lancia una petizione online: “Stop alla proposta”

Prima la lettera inviata alle istituzioni. Ora la petizione su Change.org. Prosegue la “crociata” della Cnai (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i) contro l’istituzione dell’assistente infermiere. “Stop alla proposta dell’assistente infermiere” è il titolo della nuova iniziativa, lanciata dal presidente nazionale Walter De Caro con questa motivazione: “Petizione per un futuro di eccellenza nell’assistenza infermieristica: no all’assistente Infermiere, sì a un sistema sanitario che valorizzi le competenze infermieristiche”. Mentre scriviamo le firme raccolte sono 2.600.

“Negli ultimi tempi – si legge nel testo della petizione – si sta discutendo la proposta di introdurre la figura dell’assistente infermiere. Tuttavia, secondo le evidenze della ricerca in ambito internazionale, questa opzione rischia seriamente di compromettere la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti. Simili proposte, infatti, per quanto possano apparire come soluzioni immediatamente economiche, comportano rischi enormi sul lungo termine per la salute di tutti noi”.

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E ancora: “Si ritiene utile evidenziare che la maggioranza delle organizzazioni sindacali si sono espresse in forma non favorevole, evidenziando numerose criticità a tali proposte. Tra queste: CGIL, COINA, CONFINTESA, ANDPROSAN – associata COSMED, FIALS, FSI-USAE, MIGEP e SHC OSS, NURSING UP, UIL. A queste si aggiungono le maggiori associazioni/società scientifiche e, dal polso della situazione, buona parte della comunità infermieristica e degli operatori sanitari, a tutti i livelli”.

Quindi le proposte della Cnai per garantire l’assistenza infermieristica:

  1. Migliorare la retribuzione degli infermieri (aumento minimo del 20%), garantendo salari adeguati, benefit equi e dignitosi; sviluppare un ambiente di lavoro positivo e le condizioni lavorative ottimali per l’impegno quotidiano del personale infermieristico e gli standard dei paesi europei.
  2. Consentire al personale infermieristico di lavorare al pieno potenziale nell’assistenza infermieristica, con le competenze specialistiche, con le competenze di pratica avanzata e con la prescrizione di farmaci e presidi.
  3. Investire nella formazione infermieristica per preparare un maggior numero di nuovi infermieri e favorire sviluppo di opportunità di carriera e sviluppo per gli infermieri in servizio.
  4. Coinvolgere attivamente e in modo significativo le associazioni infermieristiche nazionali e i sindacati, come partner professionali, e scientifici ed altri stakeolders di area.
  5. Affrontare con urgenza il miglioramento del sostegno alla salute e al benessere degli infermieri, garantendo condizioni di lavoro sicure e positive e rispettando i loro diritti.
  6. Consolidare il ruolo di supporto degli operatori socio-sanitari e razionalizzare in forma omogenea le opportunità di formazione e pratica professionale.

In conclusione la Cnai rinnova la richiesta alle istituzioni di “ripensare la proposta di introduzione dell’assistente infermiere e di avviare un dialogo costruttivo con tutte le parti coinvolte, incluse associazioni e società scientifiche infermieristiche e organizzazioni sindacali. Soltanto attraverso un confronto pacato e attento potremo insieme trovare una soluzione equa e rispettosa alle diverse esigenze”.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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