Bellitti (Fials) chiede di potenziare la medicina territoriale al fine di allentare la pressione sulle strutture Strutture ospedaliere.
La Fials chiede di potenziare la medicina territoriale al fine di allentare la pressione sulle strutture Strutture ospedaliere. Si chiede di istituire delle équipe di pronto intervento; costituite da personale medico ed infermieristico dedicato a supportare in loco i gestori delle RSA nella circostanza in cui tra gli ospiti si rivelino casi covid positivi. Gli obiettivi fondamentali sono ridurre i ricoveri presso gli Ospedali; già in forte affanno per aver quasi raggiunto il limite di saturazione dei posti letto disponibili e garantire cure adeguate ai pazienti all’interno delle stesse RSA.
E’ questa la proposta della Fials di Basilicata all’Asp di Potenza per completare e valorizzare al meglio lo straordinario lavoro già fatto nello screening delle strutture di ospitalità dei soggetti “deboli” della Basilicata.”Dobbiamo complimentarci con l’Asp di Potenza – dichiara Luciana Bellitti – segretaria regionale della Fials Basilicata – l’unica in Italia ad aver effettuato la mappatura di tutte le strutture ospitanti situazioni di fragilità/comorbilità nella provincia di Potenza”.
“In fase di lockdown – ricorda la leader della Fials Basilicata – l’Asp ha sottoposto a tampone naso-faringeo tutti i “presenti” nelle 120 strutture tra RSA, case di riposo, case alloggio, centri di riabilitazione psichiatrica e istituti penitenziari. In tutte le strutturi attive nella Provincia di Potenza sono stati sottoposti a tampone sia gli operatori sia gli ospiti”.
A partire dal mese di settembre è stato avviato, con la stessa logica di amplissimo raggio, un secondo screening: sono state nuovamente mappate circa 95 tra RSA, case di riposo e case alloggio. Le positività riscontrate in questo screening sono circa 150, tra operatori e ospiti (case di riposo di Marsico Vetere, Brienza, Lavello, Melfi, Calvello e Venosa.
“In questo contesto – conclude Luciana Bellitti – la Fials chiede al Direttore Generale dell’ASP, a garanzia dei soggetti fragili; di organizzare questo servizio di pronto intervento che produrrà sicuramente benefici effetti: tanto sulle persone degli anziani ospiti quanto sulle già stressate strutture ospedaliere che vedranno così ridurre gli afflussi. La Regione a supporto dovrà garantire le risorse economiche necessarie e, come più volte richiesto, trovare strutture alberghiere per garantire l’isolamento dei cittadini positivi asintomatici”.
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