Contratto Sanità, il ministro Zangrillo: “Mancato Rinnovo? Sospetto un no politico di Cgil e Uil”
“Ho il sospetto che sia un no politico. Noi proponevamo un incremento che corrispondeva al 6,8%, quindi 172 euro di aumento, e la possibilità di firmare questo contratto ci avrebbe poi consentito di aprire immediatamente la trattativa per quello successivo della tornata 2025-2027, che prevedeva un ulteriore 6,9%, con altri 186 euro di incremento salariale”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24 sul mancato rinnovo del Contratto del comparto sanità.
“Questa pre-intesa sul contratto – continua Zangrillo – prevedeva inoltre anche una serie di risposte alle criticità nel comparto della sanità. Mi riferisco, per esempio, alle persone che operano nei pronto soccorso. Ai 170 euro si aggiungevano per gli operatori del pronto soccorso altri 240 euro mensili, che diventavano 300 nel 2025 e 366 nel 2026. La signora Longobardi segretaria della Uil Fpl e Landini dovranno raccontare ai lavoratori che i dipendenti del pronto soccorso rinunciano a 510 euro di aumento. Allora la mia domanda è: esiste anche nel privato un altro contratto che prevede incrementi mensili di 500 euro?”.
Per il ministro Zangrillo “il sindacato che non ha firmato il rinnovo si è assunto una grave responsabilità e io mi auguro che questa non sia la prima espressione di quella ‘rivolta sociale’ a cui allude Landini. Spero che questa rivolta sociale non si realizzi sulla pelle dei lavoratori”.
E ancora: “Questo passaggio è stato grave. Le risorse che abbiamo stanziato sono importanti: parliamo di 8 miliardi per i rinnovi 2022-2024 in una Legge di Bilancio che valeva 24 miliardi. Quindi un terzo della Legge di Bilancio di un anno fa era per i rinnovi dei contratti pubblici. Vorrei che qualcuno mi raccontasse se nella storia della Repubblica c’e’ mai stata una Legge di Bilancio che stanziasse un terzo del suo valore ai rinnovi dei contratti Pa. Il mio auspicio, ora, è che ci sia un sussulto di attenzione verso i lavoratori, quindi la disponibilità di stare nei tavoli negoziali e trovare una sintesi a favore dei lavoratori”.
Alla domanda se veda a rischio anche gli altri rinnovi contrattuali della pubblica amministrazione Zangrillo ha risposto: “Se la posizione di Cgil e Uil al tavolo negoziale è quella di dire ‘le risorse che ci avete proposto non sono sufficienti’, francamente non vedo spazi ulteriori. Quando si valuta il valore di un contratto si tiene conto non soltanto dalla parte salariale, che secondo me è importantissima, ma anche di tutta la parte normativa”.
Ha concluso Zangrillo: “In questo contratto venivano introdotte novità assolute, come il patrocinio gratuito legale nei casi di aggressione del personale sanitario, l’indennità per le ostetriche sulle prestazioni aggiuntive, l’indennità di tutela del malato. Quindi c’era tutta una serie di novità, anche normative, che segnavano grande attenzione verso il personale di un comparto che vive situazioni di emergenza. Se guardo al futuro, sono preoccupato perché, se la posizione di questo sindacato è quella di dire ‘noi restiamo fermi sulla nostra posizione’, non capisco perché si siedono al tavolo”.
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
Clicca MI PIACE sulla nostra pagina:
https://www.facebook.com/InfoNurse.it/
"Seguici sul canale InfoNurse":
