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Fials Bergamo: sciopero e revoca dello stesso

Di seguito il comunicato di proclamazione dello sciopero generale:

Illustrissimo sig. Prefetto,

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la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità della Provincia di Bergamo, in persona di Alfredo De Marchi nella sua qualità di segretario Generale, comunica di aver proclamato lo sciopero generale nel comparto sanità per l’intera giornata del prossimo 4 dicembre ad iniziare dal primo turno di servizio.

                                    “ORIGINI DELLA PROTESTA” 

Premesso che

Il Personale di ogni ordine e grado che opera presso le strutture Sanitarie è al limite della forza Fatica, inviati in trincea a contatto continuo con la sofferenza e la morte. Non a caso molti di loro sono deceduti, altri infettati, con la pelle solcata dall’elastico delle mascherine e dispositivi di protezione individuali faticosamente tollerabili per prolungate ore di servizio.

L’impatto psicologico sui Medici – Infermieri – O.S.S. – Tecnici di tutte le Professioni Sanitarie – Ausiliari e addetti alle pulizie, per loro essere  in prima linea è devastante.  

Stante le già croniche carenze di personale per l’ordinario , per  i pochi reduci rimasti in servizio le  ore di lavoro non si contano più.  Pur tuttavia, con altissimo spirito di sacrificio, al limite dell’impossibile, con elevato senso di responsabilità professionale e deontologica, svolgono il proprio lavoro con scienza e coscienza cosi come il giuramento di Ippocrate impone.

Suscita inquietudine e rabbia vedere alternarsi politici sui mezzi d’informazione, TV Stampa, Talk Show ecc. esaltare a parole il valore delle professioni Sanitarie definendoli (giustamente, ma con sospetto opportunismo) Eroi per poi umiliarli.  

A fronte di ciò , il Governo, in  spregio ,alle basilari regole di buon senso , di diritto e di rispetto per le persone ,con un atto improvvido ,emanato con il disegno di Legge di Bilancio 2021,  ha stanziato  risorse economiche assolutamente insufficienti -335 milioni di euro , che non permettono la valorizzazione professionale ed economica di tutte le professioni  sanitarie che attendono da anni  il rapporto di esclusività come la dirigenza medica e sanitaria.   

Al personale medico , dal primo gennaio 2021 verranno erogati 300 euro mensili come rifinanziamento dell’indennità di esclusività (nulla da eccepire) e umiliare gli infermieri con la questua che non arriva ai  2 euro giornalieri ,  che però  verrà corrisposta  successivamente alla stipula del nuovo contratto di lavoro ( tra uno o due anni ) discriminando gli infermieri e tutte le altre professioni sanitarie , tecniche e amministrative che da molti anni attendono il rapporto di esclusività come la dirigenza medica e sanitaria. 

Per ragioni di equità, è necessario che nella  Legge di bilancio vengano stanziate ulteriori risorse economiche per il rinnovo del CCNL 2019/2021  del personale del comparto sanità , scaduto il 31 dicembre 2018 , ed apertura del confronto con le Regioni e l’Aran da concludere nel primo semestre 2021. 

Così pure per le indennità specifiche agli infermieri e a tutte le professioni sanitarie e tecniche , con un avvicinamento  all’indennità specifica riconosciuta ai medici di oltre 600 euro mensili.   

Ulteriori   motivazioni che hanno indotto la FIALS a proclamare lo sciopero Generale su tutto il territorio Nazionale sono anche riassunte nelle seguenti richieste :
  1. Maggiore sicurezza del personale per fronteggiare l’emergenza pandemica in atto con maggiori ed adeguati D.P.I e più celere sorveglianza  Sanitaria della medicina del lavoro .
  2. Un piano straordinario di assunzioni con rapporti di lavoro a tempo indeterminato , oltre che prevedere ulteriori stabilizzazioni del personale precario, nonché la proroga dei contratti a tempo determinato in essere.
  3. Riconoscimento ,nell’ambito del contratto unico di comparto ,di sezioni autonome per le professioni sanitarie, sociali e tecniche. Fuori da ogni logica è la figura degli O.S.S , a contatto continuo con i malati inserito nel ruolo tecnico.  
  4. De-tassazione degli incrementi del rinnovo contrattuale e del premio produttività collettiva (performance).
  5. Abrogazione della posizione unilaterale del MEF sulla percentuale di passaggio delle progressioni orizzontali (fasce).
  6. Abolizione dell’articolo 23,comma 2 D.lgs. 75/2017 che blocca i fondi contrattuali integrativi dal dicembre 2016.
  7. Variazione dell’istituto della Mobilità – (art.30 D.lgs. 165/2001).  
  8. Riconoscimento di una “indennità giornaliera” di presenza, in rapporto all’esposizione al rischio da Covid-19, non inferiore ad euro 50,00 e priva di tassazione ed infine  di prevedere al personale sanitario (O.S.S compresi )con redditi di lavoro dipendente non superiore a 50.000 euro, un premio, per ciascun mese del periodo dell’emergenza Covid-19, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 300 euro mensili.

Nel cogliere l’invito del capo dello Stato , ad un dialogo con le istituzioni ,con la presente chiediamo un sereno confronto con la S.V per illustrare più compiutamente le ragioni a fondamento le posizioni assunte dalla FIALS e gli emendamenti presentati alla Legge di Bilancio 2021. 

Segue il comunicato di ringraziamento al Prefetto di Bergamo:

”In data odierna, la Segreteria Provinciale della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità della Provincia di Bergamo, in persona del Sig. Alfredo De Marchi, suo segretario Generale, appositamente delegato allo scopo, coadiuvato dal membro R.S.U dalla A.S.S.T PG.XXIII (BG)  , SIG. Marino Pasquale ,  hanno incontrato il Prefetto di Bergamo Dott. Enrico Ricci per formalizzare la revoca dello sciopero Generale nel comparto sanità, indetto dalla segr. Nazionale FIALS, per l’intera giornata del prossimo 4 dicembre ad iniziare dal primo turno di servizio.

In via preliminare si intende esprimere pubblicamente, un sentito ringraziamento all’Ill.mo Signor Prefetto nonché ai suoi collaboratori presenti alla riunione, per la sensibilità, la cortesia, la pacatezza dei toni e la disponibilità al dialogo in loro riscontrata. 

In quella sede, il Segretario della FIALS ha evidenziato le motivazioni che hanno spinto l’organizzazione sindacale rappresentata, in questo momento storico, pure se completamente al fianco dei lavoratori della sanità e dei cittadini, a proclamare suo malgrado lo stato di agitazione e la manifestazione dello sciopero Generale. 

Con partecipato interesse si sono apprezzati i recenti pensieri espressi dal Capo dello Stato, nel manifestare attestazioni di stima e riconoscenza verso tanti medici, infermieri e addetti alle varie funzioni della sanità. In quel contesto, è stato sollecitato il “ricorso alle nostre capacità e al nostro senso di responsansabilità, per creare convergenze e collaborazione con i nostri interlocutori governativi nel supremo interesse del bene comune”.      

La FIALS ha illustrato al Prefetto le specifiche motivazioni (rientranti nella sfera di sua competenza) che la hanno determinata a proclamare lo sciopero Generale su tutto il territorio Nazionale, sintetizzabili nelle seguenti richieste :

  1. Maggiore sicurezza del personale per fronteggiare l’emergenza pandemica in atto con maggiori ed adeguati D.P.I. e più efficace sorveglianza sanitaria della medicina del lavoro (piuttosto carente a livello locale).
  2. Un piano straordinario di assunzioni con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, oltre che la previsione di ulteriori stabilizzazioni del personale precario, nonché la proroga dei contratti a tempo determinato in essere.
  3.  Fuori da ogni logica è la figura degli O.S.S., a contatto continuo con i malati, inserita nel ruolo tecnico, anziché Sanitario.   
  4. Riconoscimento di una adeguata “indennità giornaliera” commisurata al rischio da Covid-19, indistintamente a tutti i dipendenti delle strutture sanitarie.

E’ stato inoltre dimostrato sentito plauso verso la disponibilità espressa dal  Prefetto a monitorare con particolare attenzione quanto attiene ai temi della sicurezza dei cittadini e del personale dipendente del comparto Sanità.

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