In Assl Carbonia la salute pubblica e del lavoro si tutela con scienza e coscienza
”Gentili giornalisti apprendiamo dalle colonne de L’Unione Sarda di operatori sanitari che avrebbero deciso di rifIutarsi di vaccinarsi contro il CoviD19, mentre è avviata in tutta Europa proprio la campagna vaccinale per arginare gli effetti della pandemia.
I mesi e le settimane scorse hanno visto nel Sulcis Iglesiente e in ASSL Carbonia lo sforzo straordinario di infermiere ed infermieri del servizio sanitario regionale in lotta sia contro il virus che contro la disorganizzazione del lavoro.Nonostante i gravissimi e acclarati rischi occorsi e le documentate pesanti ricadute in termini professionali e personali subite anche per intere èquipe di uno stesso reparto/servizio/struttura, la professione infermieristica si è caricata sulle spalle di superare i limiti strutturali derivanti dalle importanti carenze in dotazione organica, delle non solo iniziali mancanze di dispositivi e protezioni, di scelte contraddittorie in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro neo PP.OO. Sirai Carbonia e CTO Iglesias e nei servizi territoriali.
Questa responsabilità, inopinabile, deve essere adesso accompagnata dalla fiducia nella ricerca e nelle evidenze scientifiche, fondamentali di fronte all’aggressione del virus e per costruire progressivamente condizioni sempre migliori di tutela e di protezione della salute di tutti.
Come Ordine Professionale a cui afferisce la quasi totalità del personale infermieristico che presta servizio in ASSL Carbonia, ma non solo, e coinvolto in tutte le fasi di cura ed assistenza in ambito ospedaliero e territoriale, confidiamo che TUTTI gli iscritti all’Albo sapranno nel Sulcis Iglesiente assumersi le attribuzioni che sono proprie del ruolo e della funzione, contribuendo a fare in modo che via sia la più alta partecipazione e copertura vaccinale possibile tra gli stessi infermieri, esercitando quindi ognuno e fino in fondo il proprio mandato professionale e la propria competenza nel rispetto prima di tutto dell’etica e della deontologia.
Solo con una efficace svolgimento della campagna vaccinale si ridurranno via via anche le sfiducie dei cittadini che non derivino da ideologiche e irricevibili posizioni negazioniste.”
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