Barbara Mangiacavalli, presidente Fnopi: “La libera professione non è una seconda scelta per gli infermieri”.

Un network tra gli infermieri e insieme un punto di riferimento per i cittadini che hanno bisogno di trovare la prestazione sanitaria adatta a loro. Tutto questo è  “Infermieri per voi”. Uno strumento per rendere semplice, trasparente e a portata di clic, la ricerca di infermieri specializzati nell’assistenza domiciliare nel proprio territorio di residenza.

La piattaforma “Infermieri per voi” è stata lanciata dalla Fnopi nel novembre 2023 e in pochi mesi ha già riunito più di 300 professionisti, contando oltre mille prestazioni censite. E’ stata pensata anche per rispondere alle esigenze dei giovani che entrano nel mondo del lavoro e sono sempre più attratti dalle opportunità che offre la libera professione.

“Oggi – spiega Luigi Pais dei Mori, consigliere nazionale Fnopi delegato per la libera professione – abbiamo un fenomeno diverso, con giovani neolaureati che scelgono subito con la libera professione. Nei primi sei mesi del 2023 abbiamo registrato una crescita del 3% degli infermieri che hanno fatto questa scelta”.

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E ancora: “Dal 22 novembre, quando l’abbiamo lanciata in occasione della Giornata nazionale della libera professione infermieristica, contiamo circa 300 infermieri iscritti in aree geografiche molto diversificate. C’è un bel nucleo a Roma, Torino, Genova, Bari e in Veneto, in particolare a Padova. Contiamo un migliaio di prestazioni già censite. Ovviamente sono numeri molto piccoli rispetto a quello che ci aspettiamo e alla platea di professionisti, ma puntiamo sul coinvolgimento delle sedi locali degli Ordini provinciali”.

La presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli, commenta così, per Adnkronos, i risultati della piattaforma online “Infermieri per voi”: “Quattro anni fa la Fnopi ha scelto di assegnare una delega politica specifica per lo sviluppo della libera professione, riconoscendo la stessa come un asset strategico di valorizzazione e sviluppo della professione stessa. La libera professione è stata sempre vissuta da molti colleghi come una ‘seconda scelta’ rispetto all’ingresso nel mondo del lavoro nella sanità pubblica, a cui è stato però difficile accedere negli ultimi dieci anni”.

Sempre Mangiacavalli: “La delega politica al consigliere Luigi Pais dei Mori, che è lui stesso un libero professionista è un tassello importante per rilanciare la riflessione sulla libera professione ed è nata con l’idea di promuovere e dare visibilità all’infermiere che sceglie convintamente questa strada, sviluppando tematiche di cultura imprenditoriale, ma anche creando connessioni tra i professionisti e sviluppando strumenti. L’idea è quindi quella di partire comunque da una nuova visione, attivando non solo rapporti istituzionali, ma cambiando, a partire dalla formazione di base, l’atteggiamento dei futuri infermieri, che devono considerare la libera professione come una possibile strada, anche all’inizio della carriera infermieristica”.

Conclude Mangiacavalli: “I nostri giovani professionisti interpretano il lavoro in un modo diverso rispetto alla passata generazione su flessibilità, visione di sviluppo della carriera clinico-assistenziale, coinvolgimento, responsabilizzazione dei processi e innovazione. La libera professione può essere una risposta a queste esigenze e può essere inoltre un alleato importante, grazie a progetti come Infermieri per voi, non solo per migliorare l’assistenza territoriale e venire incontro alle esigenze di stakeholder e cittadini, ma anche per promuovere una work-life balance per le nostre infermiere, che possono così sviluppare una carriera e avere una migliore qualità di vita, personale e familiare”.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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