Lettera al presidente della Repubblica: giornata in memoria delle vittime Covid
Con la presente Vi chiediamo di farVi promotori e dare la possibilità di istituire, il 29 maggio “giornata dell’oss”, giornata in memoria delle vittime da covid.
Non sono “eroi”, non sono angeli, non sono martiri né santi, non sono fantasmi, ma esistono, davanti alla morte, malattia, precariato e sorriso. Sono OSS, OSA, ASA, inf. Generici, Puericultrici, e a quanti assicurano l’igiene e la pulizia nelle corsie con responsabilità e professionalità.
32.955 sono i cittadini che hanno perso la vita, 230.555 cittadini contagiati da covid.
Sarebbe bello che ogni anno il Paese potesse ricordarli, esprimendo gratitudine per quanto hanno fatto e faranno, e ricordare le morti silenziose e in solitudine di molti cittadini.
Egregi Onorevoli non si può definire una giornata Nazionale solo per i camici bianchi per aver onorato il lavoro, l’impegno e la professionalità.
Definire la giornata dei camici bianchi è una limitazione nel non riconoscere il mondo universale delle varie professioni impegnate nella lotta al covid.
Si chiede a Voi Onorevoli la modifica del testo, poiché è un’ingiustizia nei confronti di tutti gli operatori che non riescono a riconoscersi in una definizione che non gli appartiene, e per ricordare molti cittadini caduti in questa pandemia, poiché la definizione “ camici bianchi” indica medici, vanifica l’esistenza delle altre professioni che operano nel mondo del sistema salute e hanno dedicato tutti i giorni, anche in questa emergenza covid, assistenza a 360° con abnegazione ed empatia.
Come Federazione Migep – SHC OSS non possiamo accettare, molte professioni hanno pagato caro prezzo, tra gli oss e inf generici 21 morti, senza contare migliaia di operatori contagiati e tanti cittadini morti.
Egregi Onorevoli, mai come quest’anno, la giornata dell’oss – giunta alla sua nona edizione ai tempi del Covid-19 – è così sentita, perché tutte le professioni (tutte) hanno combattuto in prima linea a costo della loro vita.
Sarà l’anno Nazionale per ricordare, e restare nella storia.
Chiediamo che sia riconosciuto il 29 maggio una giornata in memoria di tutte le vittime da covid per ricordarli, e festeggiare tutti gli operatori per quanto hanno fatto e faranno esprimendogli la gratitudine del Paese.
Molte organizzazioni sindacali hanno aderito alla giornata del 29 maggio, ringraziando questi operatori per l’impegno profuso ricordando i caduti in guerra covid.
Per questo chiediamo formalmente la modifica del testo individuando la giornata nazionale di tutti gli operatori e cittadini morti il 29 maggio, con il riconoscimento formale di tutte le professioni senza limitare l’immagine a una sola professione nella lotta al covid.
La data del 29 maggio, è un atto dovuto verso tanti operatori impegnati nella lotta al covid, un atto di rispetto, poiché nessuno ha abbandonato la trincea, hanno assistito sino alla fine e allievato la solitudine del fine vita di tanti pazienti, ospiti.
In nome di oltre 300 mila operatori chiediamo che l’atto sia modificato e riconosca senza possibilità di fraintendimenti poiché nel testo c’è un grave neo.
Siamo certi che nell’iter parlamentare Voi Onorevoli porrete rimedio a questa situazione che potrebbe rappresentare un’ingiustizia formale nei confronti di tutti gli operatori che seppur siano richiamati nel testo, non possono riconoscersi in una definizione “camici Bianchi” che non gli appartiene.
Chiediamo formalmente una modifica, che consenta di definire la Giornata in modo da caratterizzare il riconoscimento di tutti, e non limiti, di fatto, l’immagine a una sola delle professioni in prima linea nella lotta alla pandemia. E per questo il nome di questo importante atto deve essere rivisto, giacché i medici hanno chiesto la loro giornata, sia riconosciuta il 29 maggio la giornata del servizio sanitario nazionale e del servizio sociale e del cittadino in memoria anche delle vittime da covid. Con la dizione “camici bianchi” sono infatti da sempre identificati i medici.
Deve essere una giornata del servizio sanitario nazionale e del servizio sociale e del cittadino poiché tutti sono attori in questa pandemia, e il valore e dato da un sistema pubblico e privato universale che abbraccia tutti i professionisti compresi i cittadini attori determinanti e non limitandola ai soli “camici bianchi”. Siamo consapevoli che le leggi d’iniziativa popolare, nel nostro ordinamento richiedono 50 mila firme, e tuttavia chiediamo a Voi Onorevoli e a Lei Signor Presidente della Repubblica- cui la presente è indirizzata – di avviare l’iter normativo necessario per istituire “29 maggio giornata dell’oss” ricorrenza di tutti gli operatori e in ricordo di tanti cittadini caduti in questa “guerra di pandemia”.
Vorremmo ricordare che in questa emergenza covid, sono morti, medici, infermieri, operatori socio sanitari, inf generici, personale delle pulizie, operatori 118, e tantissimi cittadini.
Vorremmo, anche tra dieci anni, poter dire, raccontare ai nostri figli, nipoti, ai bambini nati in questi drammatici giorni, che il 29 maggio ricordiamo, ma anche ringraziamo tutti quelli che lavorano ogni giorno, non solo nelle emergenze, per tutelare il bene primario di tutti che è la Salute.
Certi della Vostra grande sensibilità, ha valutare benevolmente la nostra istanza e avviare, in Parlamento, l’iter normativo.
Porgiamo, i sentimenti della nostra più alta stima e considerazione.
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