MIGEP-SHC: “La figura dell’oss è ancora nel limbo”
Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del delegato SHC BAT, Nicola Cafagna.
Noi della Federazione Nazionale M.I.G.E.P. e il sindacato di categoria SHC, capitanata dal presidente Angelo Minghetti e con la partecipazione del segretario regionale SHC Puglia, Antonio Squarcella, siamo fiduciosi di un eventuale incontro con il ministro della Salute per trovare una soluzione al nostro problema, cosa che ci spetterebbe di diritto. Un diritto di 300mila operatori socio-sanitari.
Nei giorni scorsi l’onorevole Antonio Tasso ha sposato la nostra causa e ha posto il nostro problema al premier Giuseppe Conte e al ministro Roberto Speranza, con un’interrogazione sulla mancata applicazione della Legge 3/18. In considerazione dell’evoluzione normativa derivante dalla Legge 3/18, e per rispondere al mutato quadro epidemiolgico e demografico, il personale dipendente del Servizio sanitario nazionale appartenente ai profili di assistenti sociali e di operatore socio-sanitario è inserito nel ruolo socio-sanitario, costituito con la presente legge, a modifica e integrazione dell’art. 1 Dpr 761/79. Non a caso, un ruolo importante, vista l’asistenza diretta con il paziente e le loro esigenze.
Il giorno 29 maggio abbiamo dedicato una giornata alla nostra professione. In tanti hanno contribuito con una foto e un pensiero, per gridare al modo che ci siamo e combattiamo in prima linea con medici, infermieri e altre figure sanitarie. Una battaglia che noi tutti conosciamo contro il Covid-19, che ha provocato seri danni dal punto di vista fisico, psichico ed emotivo.
Redazione InfoNurse
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