Opi Torino. Premio “Mani che pensano”, il professor Valerio Dimonte si aggiudica la terza edizione
Torino, 18 gennaio 2022. L’edizione 2021 del premio “Mani che Pensano”, un riconoscimento istituito tre anni fa dalla Consulta Giovani dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino con l’intento di dare un giusto risalto alle eccellenze più rappresentative della professione sanitaria, quest’anno va a Valerio Dimonte, 65 anni, docente di Scienze infermieristiche.
La serigrafia della sua mano destra – il simbolo del premio impresso sulla targa consegnatagli – si aggiunge a quelle dei colleghi Marmo e Foti che si sono aggiudicati le precedenti edizioni. E che svettano sulle pareti della sede di via Stellone 5 a futura testimonianza dell’impegno, della dedizione e del prestigio sociale che questi hanno dato alla comunità professionale.
Dimonte, che dal 1° luglio dell’anno scorso ricopre il ruolo di Professore Ordinario nel Settore scientifico disciplinare MED/45 di Scienze infermieristiche all’Università degli Studi di Torino, è stato recentemente coinvolto dalla Federazione Nazionale Infermieri anche sul progetto editoriale “Florence Nightingale e l’Italia” in occasione del bicentenario 1920-2020. L’infermiere ha infatti curato il capitolo del volume dedicato alla nascita dell’assistenza e della professione infermieristica moderna all’inizio del Novecento.
«Dimonte è in Italia un riferimento assoluto nella formazione e nella ricerca disciplinare», ha commentato Massimiliano Sciretti, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino e del Coordinamento regionale di OPI Piemonte.
«L’obiettivo del premio “Mani che Pensano” – ha aggiunto durante la cerimonia Alessio Rizzo, coordinatore della Consulta Giovani di OPI Torino e fondatore del premio annuale – è individuare e dare merito a coloro che, attraverso progetti, azioni, ricerca o attività clinica, hanno saputo dare risalto alla professione infermieristica ed elevarne l’immagine agli occhi della comunità professionale e della popolazione generale, conferendole prestigio e riconoscimento sociale. Consegnarlo nelle mani del professor Dimonte, ci consente in minima parte di restituire sotto forma di gratitudine quanto lui, in questi anni, in qualità di docente e di riferimento per la comunità professionale ha dato e da a tutti noi. Per me personalmente è stato un grandissimo onore».
Redazione InfoNurse
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