OSS

Oss: troppe fake news

Riceviamo e pubblichiamo un contributo di Costantino Borgogni (USI Sanità Siena).

Oggi, nel 2020, leggiamo sui social media molte fake news, che comportano tanta confusione tra operatori socio-sanitari e infermieri e che conducono  a disguidi. Sono basate su errori fondamentali sulle competenze dell’operatore socio-sanitario.

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In questi giorni, leggendo su internet delle competenze degli oss, mi sono imbattuto in un articolo secondo il quale sarebbe compito degli infermieri attribuire agli oss l’esecuzione del clistere. Il link è www.filipoorali.com/2019/10/10esecuzione-di-un-clistere-evacuativo/

Immaginavo che questo errore fosse dovuto a una confusione di competenze tra l’operatore socio-sanitario e l’operatore socio-sanitario con formazione complementare (cercavo una giustificazione dell’errore).
Ho contattato l’autore dell’articolo, specificando l’errore, ma in risposta mi ha riferito che l’operatore socio-sanitario ha anche la competenza di effettuare il MICROCLISMA, in gergo detto PERETTA.

ANDIAMO AL DUNQUE, LE COMPETENZE DELL’OPERATORE  SOCIO-SANITARIO SONO DETTATE SULLA GAZZETTA UFFICIALE DEL 21 FEBBRAIO 2001, MENTRE QUELLE DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMETARE, CHE ATTUALMETE A LIVELLO GIURIDICO NON E’ RICONOSCIUTO, SONO STATE ISTITUITE IL 16 GENNAIO GENNAIO 2003.

COMPETENZE TECNICHE DELL’OPERATORE SOCIO-SANITARIO

In base alle proprie competenze, e in collaborazione con altre figure professionali, l’OSS sa attuare i piani di lavoro. E’ in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni (schede, protocolli, ecc.). E’ in grado di collaborare con l’utente e la sua famiglia: nel governo della casa e dell’ambiente di vita; nell’igiene e cambio della biancheria; nella preparazione e/o aiuto all’assunzione dei pasti; quando è necessario, e a domicilio, per l’effettuazione degli acquisti; nella sanificazione e sanitizzazione ambientale.

E’ in grado di curare la pulizia e la manutenzione degli arredi e delle attrezzature, nonchè la conservazione degli stessi e il riordino del materiale dopo l’assunzione dei pasti. Sa curare il lavaggio, l’asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare. Sa garantire la raccolta e lo stoccaggio corretto dei rifiuti, il trasporto del materiale biologico sanitario e dei campioni per gli esami diagnostici, secondo i protocolli stabiliti.

Sa svolgere attività finalizzate all’igiene personale, al cambio della biancheria, all’espletamento delle funzioni fisiologiche, all’aiuto nella deambulazione, all’uso corretto di presidi, ausili e attrezzature, all’apprendimento e mantenimento di posture corrette.

In sostituzione e in appoggio ai famigliari, e su indicazione del personale preposto, è in grado di: aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchiature medicali di semplice uso; aiutare nella preparazione alle prestazioni sanitarie; osservare, riconoscere e riferire alcuni dei più comuni sintomi di allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione, ecc.); attuare interventi di primo soccorso; effettuare piccole medicazioni o cambio delle stesse;
controllare e assistere la somministrazione delle diete.

OPERATORE SOCIO-SANITARIO CON FORMAZIONE COMPLEMENTARE (sotto attribuzione e supervisione dell’infermiere)

Somministrare, per via naturale, la terapia prescritta. Eseguire la terapia intramuscolare e sottocutanea. Eseguire i bagni terapeutici, medicinali, impacchi, frizioni e tendaggi. Rilevare ed annotare la frequenza cardiaca, la frequenza respiratoria e la temperatura.

PRATICARE I CLISTERI (PLURALE, NON SPECIFICANDO CON LA SONDA O CON IL MICROCLISMA). Mobilizzare i pazienti per la prevenzione delle lsd, ecc.

Questa è una precisazione che va fatta, soprattutto per tutelare sia gli infermieri sia gli oss. Gli infermieri non possono attribuire competenze che non possono svolgere gli operatori socio-sanitari. Si va contro l’art. 97, della Costituzione, ma anche l’operatore socio-sanitario commette un abuso di professione ex art. 348 del Codice penale. Gli oss che non sono formati su tali pratiche hanno il dovere di rifiutare tale prestazione sanitaria. E’ una prestazione sanitaria con prescrizione medica e complentamente inserita nella sfera infermieristica.

Costantino Borgogni
USI Sanità Siena

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Antonio Russo

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