Policlinico di Bari. Piano per recupero liste d’attesa: ancora una volta ad essere penalizzati sono i lavoratori della sanità
Riceviamo e pubblichiamo la nota sindacale di Cgil Cisl Uil Fials Nursind del Policlinico di Bari/Ospedale Giovanni XXIII sul piano attuativo aziendale per il recupero delle liste d’attesa (come previsto dalla Delibera D.G. n. 323 del 30 marzo ’23 – DGR n. 412 del 28/03/203)
“Siamo fortemente contrariati per il piano attuativo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico per il recupero delle liste d’attesa”.
A puntare il dito sulle scelte della direzione strategica e, al tempo stesso, sul contenuto della delibera della Giunta regionale relativa alle misure di contenimento della spesa per il personale, sono le segreterie territoriali, aziendali e delle rappresentanze sindacali unitarie di Fp Cgil, Fp Cisl, Uil Fp, Fials, Nursind ed Rsu.
Con una lettera inviata al Direttore generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore e all’Assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, i rappresentanti dei lavoratori si dicono contrariati anche sul metodo adottato per l’adozione del piano aziendale di recupero delle liste d’attesa.
“Il piano così come concepito – sostengono i sindacati della sanità – nella sua attuazione provocherà nei lavoratori un sovraccarico delle loro prestazioni professionali, ai limiti della umana tolleranza e mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti”.
I sindacati lamentano di non essere stati mai coinvolti nella discussione per la redazione del piano di recupero delle liste d’attesa e questo ha provocato non poca irritazione anche tra i lavoratori. “Il disagio del personale – si sottolinea nella lettera – nelle condizioni in cui viene a trovarsi il Policlinico, ha raggiunto e superato i limiti di guardia”. Le rappresentanze sindacali chiedono, con urgenza, l’attivazione di un tavolo di confronto per esaminare nel dettaglio il piano per il recupero delle liste d’attesa.
“Le scelte che incidono nel rapporto di lavoro del personale, vanno condivise” concludono i sindacati.
Redazione InfoNurse
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