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Quinta giornata di trattative per il rinnovo del Contratto 2022-2024: le criticità evidenziate dal Nursing Up

Quinta Giornata trattative per il rinnovo del Contratto Sanità 2022-2024. Nursing Up avverte: «Non accetteremo contentini sulla pelle dei professionisti sanitari»

Si è conclusa  la quinta giornata di trattative nell’ambito del complesso e delicato percorso che conduce al nuovo Contratto della Sanità 2022-2024.

Nursing Up mette le cose in chiaro, ed evidenzia l’esigenza, nell’ambito alle negoziazioni in corso, di dare impulso alle tematiche in ordine di priorità, anche per evitare che il confronto si soffermi, oltremodo, su questioni di minore impatto sulla vita lavorativa dei professionisti sanitari. 

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«Con questo atto di indirizzo ci aspettiamo interventi strutturali “forti”, e non un semplice restyling del contratto, afferma Antonio De Palma, leader del sindacato. 

Le Regioni, che hanno avuto il coraggio di delineare un atto di indirizzo che si sofferma sull’ esigenza di tener conto della salute psico fisica dei professionisti sanitari, dall’altra parte non vengano a chiederci, al tavolo di trattative, di eliminare certe garanzie che oggi esistono, come, solo per esempio, il limite massimo “mensile” di 7 Pronte Disponibilità effettuabili».

Insomma, non inganni la calma apparente che aleggia sui negoziati in questo periodo e che forse a qualcuno oggi “fa anche comodo”, perché questa condizione potrebbe presto trasformarsi, per le ragioni più volte  indicate, in una realtà  incandescente. 

Attraverso la voce del suo Presidente e leader Antonio De Palma, il Nursing Up evidenzia come non saranno tollerati compromessi e contentini di alcun genere, non è più tempo di “giochi di facciata”, ci sono esigenze impellenti da soddisfare, per il futuro dei professionisti dell’area non medica, alle prese con una crisi che non può lasciare spazio a tentennamenti da parte di  Governo e Regioni.

Nursing Up non intende arretrare di un millimetro e chiede apertamente che si realizzino, nella concretezza, i principi scritti che le Regioni, attraverso il Comitato di Settore, hanno delineato  nel proprio atto di indirizzo e per i quali Nursing Up si è battuto», conclude De Palma.

Redazione InfoNurse

Fonte: Nurse Times

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