Dopo un anno di trattative, è stato finalmente siglato l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) delle Cooperative Sociali.
Questo accordo, molto atteso da oltre 400.000 lavoratori del settore socio-sanitario assistenziale ed educativo, tra cui infermieri e Oss, avrà validità per il triennio 2023-2025. Le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uiltucs, Uil Fpl hanno annunciato l’accordo in una nota condivisa.
Secondo le dichiarazioni dei sindacati, l’accordo prevede un aumento medio parametrato di oltre 180 euro al livello C1, distribuito in tre tranche. Eleonora Vanni, Stefano Granata e Emanuele Monaci, rappresentanti di Legacoopsociali, Federsolidarietà Confcooperative e Agci imprese sociali, hanno affermato congiuntamente: “Abbiamo fatto un grande sforzo per la valorizzazione della cooperazione sociale, a partire da un giusto riconoscimento economico dei lavoratori.”
L’incremento salariale prevede un aumento sul tabellare di 120 euro distribuito in tre fasi: 60 euro con la mensilità di febbraio 2024, 30 euro ad ottobre 2024 e ulteriori 30 euro ad ottobre 2025. Inoltre, è stata annunciata l’introduzione della quattordicesima mensilità al 50% della retribuzione tabellare a partire da gennaio 2025.
Oltre all’aumento salariale, sono previsti altri benefici e miglioramenti. La quota per l’assistenza sanitaria integrativa aumenterà da 5 a 10 euro al mese per garantire maggiori prestazioni ai lavoratori. Inoltre, è stata estesa al 100% l’integrazione economica della maternità. Si introducono anche tempi di vestizione e svestizione pari a 15 minuti, riconosciuti nell’orario di lavoro.
Gli attori coinvolti hanno sottolineato l’essenzialità delle professioni socio-sanitarie, evidenziando la necessità di un riconoscimento effettivo da parte delle istituzioni. Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha dichiarato: “Deve cambiare la prassi finora seguita dalla committenza pubblica: è indispensabile che vengano riconosciute tariffe adeguate ed introdotta una norma che preveda la revisione dei prezzi dei contratti di appalto in essere.”
Nei prossimi 30 giorni, sarà data la parola alle lavoratrici e ai lavoratori nelle assemblee di consultazione che si terranno su tutti i territori. Gamberini ha concluso affermando: “Per questo chiediamo al Governo e alla Conferenza Stato-Regioni di convocare rapidamente un incontro per affrontare questi problemi.”
L’accordo rappresenta un importante passo avanti per la valorizzazione della cooperazione sociale. Tuttavia, si evidenzia la necessità di un impegno congiunto per appalti e tariffe adeguati, affrontando le sfide legate alle false imprese e al dumping salariale. L’introduzione di un nuovo osservatorio sugli appalti mira a garantire una graduale aderenza alle realtà aziendali.
L’accordo non solo prevede incrementi salariali significativi ma anche benefici che valorizzano i lavoratori del settore socio-sanitario. Tuttavia, per garantire la sostenibilità del nuovo contratto di lavoro, si richiede un impegno concreto da parte delle istituzioni per rivedere tariffe e prezzi dei contratti di appalto.
Allegato: Il testo dell’accordo
Redazione InfoNurse
Fonte: Nurse Times
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