Salute, Sportiello – Mammì (M5S): Inquinanti minano salute riproduttiva, uniformare prevenzione e cure
Roma, 5 novembre – “Lo scempio ambientale che si è consumato in alcune aree d’Italia, come la Terra dei Fuochi, continua a produrre i suoi effetti tossici sulla popolazione. L’allarme lanciato dalla Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU), sui rischi riproduttivi che riguarderebbero circa il 60 per cento dei ragazzi di età media 19 anni che vive in alcune delle aree più inquinate del Paese, come anche la Valle del Sacco nel Lazio e l’area del Bresciano, deve portare a un intervento sia sul piano della prevenzione che su quello delle cure. L’impegno del Ministero della Salute volto a promuovere azioni in questo senso, illustrato oggi in Aula dal Sottosegretario Andrea Costa nel corso di un’interpellanza urgente, conferma l’attenzione dell’esecutivo verso il tema della salute riproduttiva e sessuale e dei rischi sulla salute degli inquinanti ambientali”. Così in una nota Gilda Sportiello e Stefania Mammì, capogruppo e deputata del MoVimento 5 stelle in commissione Affari sociali.
“Per questo – aggiungono le deputate pentastellate – abbiamo chiesto al ministro della Salute di adottare iniziative per tutelare lo stato della salute riproduttiva dei giovani di questi territori e attivare dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali adatti per individuare eventuali patologie che ostacolino la fertilità, garantendo sicurezza e appropriatezza delle cure in maniera omogenea da Nord a Sud del Paese”.
“Non è tollerabile – prosegue la nota – che si vada a incorrere in rischi riproduttivi importanti solo perché si vive in una determinata zona dell’Italia”.
“Inoltre non dobbiamo dimenticare – concludono – i tanti ostacoli che le coppie trovano nell’accedere alle procedure di procreazione medicalmente assistita. Non esiste un tariffario nazionale unico e in alcune regioni bisogna fare i conti con liste di attesa lunghissime. Su questo continueremo a tenere alta l’attenzione”.
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