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”Sono vaccinato contro il COVID-19 e non ho mai avuto un minimo ripensamento nel volerlo fare”

”Ieri mi sono vaccinato contro il COVID-19 e non ho mai avuto un minimo di ripensamento nel volerlo fare. Detto questo, vi voglio invitare a fare delle piccole riflessioni basate sugli eventi storici che hanno cambiato la nostra esistenza. Chiedo anticipatamente scusa per la prolissità.. 


Edward Jenner, medico vissuto tra il 1749 e 1823, durante l’epidemia di vaiolo, notó all’epoca che i contadini che avevano contratto il vaiolo bovino (una forma più lieve), una volta superata la malattia, non si ammalavano più. Jenner ebbe l’intuizione di iniettare del materiale preso da una pustola di vaiolo bovino, ad un ragazzo di 8 anni.Dopo un po’ di tempo al ragazzo venne inoculato il vaiolo umano, ma, come ci si aspettava, non accadde nulla. Il medico giunse alla conclusione che qualcosa nel corpo del ragazzo lo preservasse ormai dal contagio.Luigi Sacco, al quale è dedicato l’ospedale Sacco di Milano, provò la veridicità della tesi di Jenner con successo, inoculandosi prima il vaiolo vaccino e poi quello umano. In seguito, si ebbero le prime campagne di vaccinazione contro il vaiolo. Nel 1980 l’OMS dichiara debellato il vaiolo in tutto il mondo. Un anno dopo, in Italia, la vaccinazione obbligatoria contro il vaiolo fu definitivamente abrogata per l’eradicazione del virus.

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Dopo la seconda guerra mondiale si diffuse una epidemia di Poliomielite. Una patologia particolarmente violenta, a carico del sistema nervoso centrale, che causò migliaia di morti, soprattutto bambini. Nel 1955 Salk e Sabin, inventarono due tipi differenti di vaccino antipolio, con i quali iniziarono le prime vaccinazioni di massa moderne. Nel 1994 la malattia è stata debellata nelle Americhe, nel 2000 ufficialmente eradicata in 36 paesi del Pacifico occidentale. Nel 2002 l’Europa è stata dichiarata libera dalla poliomielite.


La tubercolosi è stata presente negli uomini sin dall’antichità, difatti Ippocrate nei suoi testi già descriveva i sintomi della malattia. Nel ventesimo secolo la tubercolosi fece 100 milioni di morti. Questo spinse gli scienziati del tempo a studiare la malattia più scrupolosamente. Nel 1920, dopo svariati tentativi, Calmette e Guerin, grazie anche agli studi di Koch, ottennero un vaccino antitubercolare per l’uomo, utilizzato ancora oggi con risultati positivi specialmente nei bambini. Questa scoperta, insieme a quella degli antibiotici, aiutò a ridurre drasticamente le morti per TBC, ritornate purtroppo ad aumentare negli ultimi anni a causa dell’insorgenza di ceppi resistenti agli antibiotici.


La scienza ha fatto passi da giganti  rispetto al primo vaccino scoperto da Jenner. In generale, siamo arrivati a sconfiggere patologie che prima era impensabile guarire, facendo totale affidamento sulla ricerca. Per poi arrivare ad oggi, dopo che una pandemia ha fatto centinaia di migliaia di morti, e leggere che i più dubbiosi nei confronti del vaccino per il COVID-19 sono le fasce più giovani, ovvero i miei coetanei. Posso capire, specialmente per chi non è del mestiere,  avere tanti dubbi, il problema rimane quando questi dubbi rimangono tali e non vengono risolti, nel male o nel bene. Quindi basterebbe veramente poco: sbloccare quel affare che abbiamo in tasca e leggere nei siti più accreditati per i laici, come quello dell’AIFA, le caratteristiche del vaccino, dal cosa contiene alle possibili reazioni avverse. Reazioni avverse su cui tanto vi siete soffermati, inventandone anche diverse, ma ai quali mai avete dato attenzione sui farmaci che possedete a casa.


Tutti i medicinali, vaccini compresi, prima di essere rilasciati alla popolazione sono sottoposti ad un rigido iter autorizzativo, preceduto da delle altrettante rigide sperimentazioni. Così è successo anche per l’attuale vaccino, che nonostante sia stato prodotto in tempi veloci, ha dovuto superare diverse fasi obbligatorie fino ad essere convalidato dall’EMA e dall’AIFA, gli enti predisposti al controllo dei farmaci. E non finisce qui, sì, perché la sicurezza e l’efficacia del vaccino vengono monitorizzate anche durante la fase della commercializzazione. Infatti si possono segnalare le reazioni sospette direttamente sul sito dell’AIFA.
Lavoro in prima linea da qualche mese e ho imparato a conoscere quanto dolore questa malattia sia in grado di provocare.

 Guardo gli occhi di coloro che ogni giorno assisto, assieme ad altri. Quegli occhi lucidi per la sofferenza ma pieni di luce di speranza; mi vaccino per loro, per il dolore che nessuno dovrebbe mai provare, mi vaccino per tutti quei genitori, quei figli, quegli amici, al quale é stato portato via un pezzetto di cuore. Mi vaccino per noi, segnati dalle mascherine e da turni stremanti, mi vaccino perché il nostro futuro risplenda anch’esso della stessa speranza che vedo ogni giorno in quegli occhi stanchi. 


“Si può osare di più senza essere eroi”
Marjus Cereku

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Redazione InfoNurse

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