Coronavirus, la denuncia di Opi Torino: “Nessuna tutela per gli infermieri liberi professionisti”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa redatto dall’Ordine del capoluogo piemontese.
Oltre all’emergenza sanitaria di coronavirus e allo scarseggiare dei
dispositivi di protezione individuale, problemi che gli infermieri cercano di superare quotidianamente grazie al loro impegno e abnegazione sui posti di lavoro, anche le forme di tutela previdenziale non sono sufficienti a dare garanzie a tutti gli iscritti. Tanto che chi svolge la libera professione nelle diverse forme, circa 1.500 quelli che fanno parte dell’Albo Opi di Torino, rischia di non avere coperture.
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino ha infatti raccolto in
questi giorni le numerose segnalazioni di chi si è ammalato di Covid-19 e che è stato di conseguenza allontanato dal luogo di lavoro. Infermieri che non hanno maturato i requisiti per richiedere l’indennità di malattia a Enpapi (assenza per malattia inferiore a 30 giorni), dato che si tratta di una situazione eccezionale non prevedibile e tantomeno regolamentata da nessuna forma di assistenza. Uno stop lavorativo che però ha comportato anche la cessazione della loroopportunità di reddito senza disporre di alcuna tutela.
L’Inail ha chiarito che “i contagi da Covid-19 di medici, di infermieri e di
altri operatori di strutture sanitarie in genere, dipendenti del Servizio sanitario nazionale e, in generale, di qualsiasi altra Struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l’Istituto, avvenuti nell’ambiente di lavoro oppure per causa determinata dallo svolgimento dell’attività lavorativa, sono inquadrati nella categoria degli infortuni sul lavoro”.
A ciò va aggiunto che il Decreto interministeriale del 28 marzo definisce
l’opportunità per i professionisti iscritti alle casse di previdenza private di poter usufruire di indennizzo di 600 euro a supporto del reddito non percepito nel caso in cui si sia chiusa la partita Iva o si sia verificata una riduzione di reddito di almeno il 33%. Ma al momento ancora non sono state indicazioni su come considerare il libero professionista sanitario che non rientra nelle specifiche Inail che non ha i requisiti previsti dal Decreto e quindi non potrà accedere all’indennizzo.
«Un Decreto assolutamente inutile per gli infermieri liberi-professionisti
quotidianamente impegnati in prima linea al fianco dei colleghi dipendenti del Servizio sanitario nazionale e della sanità privata, che offrono un contributo essenziale nel contesto dell’emergenza Coronavirus dimostrando alti livelli di professionalità agendo sia all’interno delle strutture sanitarie che sul territorio», dice il presidente Massimiliano Sciretti.
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino ritiene doveroso
richiamare l’attenzione delle Istituzioni competenti con l’obiettivo di favorire la presa in carico dei colleghi infermieri liberi professionisti garantendo un paritario e doveroso trattamento di tutela. «Sarebbe utile – conclude Sciretti – prevedere la stipula di polizze apposite abbinate ai contratti proposti agli infermieri tramite i Bandi Regionali che permettano di usufruire delle tutele Inail. Anche Enpapi dovrebbe predisporre un fondo straordinario per l’emergenza Covid-19, dando origine ad un indennizzo forfettario per la quarantena/isolamento da erogare rapidamente e con particolare attenzione alle pratiche di malattia e allo stato di bisogno».
Redazione InfoNurse
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