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Grave carenza di personale nel servizio di emergenza-urgenza a Cosenza: infermiere del 118 collassa

COSENZA – Una grave carenza di personale nel servizio di emergenza-urgenza dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza ha portato la Cgil e la Fp Cgil Territoriali Pollino Sibaritide Tirreno a intervenire con fermezza. Secondo i sindacalisti Giuseppe Guido, Segretario Generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, e Vincenzo Casciaro, Segretario Generale Fp Cgil Pollino Sibaritide Tirreno, il servizio 118 è diventato a sua volta la vera emergenza del momento.

L’incidente che ha fatto emergere la precaria situazione è avvenuto il 24 luglio scorso, quando un operaio precipitò da un’impalcatura del costruendo Ospedale della Sibaritide.

Una chiamata in codice rosso richiese l’intervento di un’ambulanza, ma il mezzo inviato, non di proprietà dell’Azienda Sanitaria, aveva a bordo un solo infermiere e l’autista. Di fronte alla gravità delle condizioni del paziente, l’infermiere chiese ulteriore assistenza alla Centrale Operativa del 118, ma il suo appello rimase inascoltato, e nessun altro personale fu inviato in soccorso.

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L’infermiere, lottando contro le avverse condizioni climatiche con temperature prossime ai 40°, riuscì a stabilizzare l’infortunato e prepararlo per l’elisoccorso, ma collassò a causa dello stress e del caldo, necessitando del suo immediato ricovero al Pronto Soccorso.

La Cgil e la Fp Cgil denunciano una mancanza di mezzi, medici, infermieri e autisti nel servizio 118, che da mesi rimane inascoltata dalle autorità sanitarie. Nonostante il previsto aumento di turisti, soprattutto nelle zone costiere del Tirreno e dello Jonio, che triplica la popolazione residente, non sono stati predisposti potenziamenti per far fronte all’aumentata domanda di assistenza.

Giuseppe Guido e Vincenzo Casciaro sono preoccupati per la mancanza di programmazione da parte della dirigenza del Suem aziendale, che avrebbe dovuto garantire una migliore gestione del personale durante la stagione estiva e permettere al personale in servizio di godere di un meritato periodo di ferie.

Inoltre, nonostante le temperature costantemente sopra i 40°, non è stato fatto alcun sforzo per aumentare il numero di addetti al servizio delle ambulanze per agevolare il recupero delle energie.

La situazione, secondo i sindacalisti, è arrivata a un punto di non ritorno, e l’incidente dell’infermiere intervenuto sul cantiere del nuovo Ospedale è solo un esempio delle conseguenze di politiche insufficienti di nuove assunzioni di personale. La Cgil e la Fp Cgil ritengono che la Centrale Operativa avrebbe dovuto avere a disposizione il personale necessario per garantire un adeguato soccorso, e sollecitano provvedimenti urgenti da parte della Dirigenza del Servizio Suem aziendale per salvaguardare i lavoratori e migliorare la situazione generale della Sanità regionale.

Nonostante le promesse di interventi da parte delle autorità, la realtà quotidiana racconta una storia di calo drammatico dei livelli di assistenza e un evidente impoverimento delle condizioni generali della Sanità calabrese. La carenza di mezzi e personale sta mettendo a rischio la sicurezza e la salute dei pazienti, e l’inazione delle autorità risulta preoccupante per i sindacati e per tutti coloro che si affidano al sistema sanitario regionale.

Redazione InfoNurse

Fonte: Cgil Pollino, NurseTimes

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